Lettera
di Caritas Ticino ai parroci sui poveri che chiedono aiuto
Di Roby Noris
Caro
parroco,
Sono stato sollecitato da un sacerdote durante un incontro di una commissione
diocesana, a scrivere ai parroci: poche righe, mi diceva, chiare, che spieghino
cosa fare quando qualcuno si presenta chiedendo aiuto perché ha delle
difficoltà finanziarie e non riesce a uscirne. Molti parroci non sanno
che basterebbe rivolgersi al servizio di Caritas Ticino. Alcuni pensano che
Caritas Ticino si occupi ormai solo di progetti e azioni e non si occupi più
di casi singoli di persone e famiglie con difficoltà. È profondamente
sbagliato, Ebbene rinnoviamo l'invito a tutti i parroci e sacerdoti a contattarci;
non si tratta di scaricare sul servizio professionale di Caritas Ticino il compito
insostituibile dell'accoglienza delle persone là dove vivono, ma di affrontare
i problemi di tipo tecnico con gli strumenti adeguati. Oggi l'indigenza e la
povertà assumono forme complesse che non si risolvono più dando
100 franchi a qualcuno. Non per questo non c'è nulla da fare, anzi c'è
da fare più di prima. A volte c'è anche bisogno di un sostegno
finanziario d'emergenza, ma è più raro di quanto si possa pensare.
L'articolo qui accanto forse chiarirà un po' meglio cosa significhi oggi
fare un vero servizio sociale. A Caritas Ticino crediamo che si debbano proporre
soluzioni definitive, veramente risolutive e non interventi a pioggia qua e
là. Ma crediamo anche che le persone che chiedono aiuto non debbano essere
deresponsabilizzate ma sostenute nel trovare le soluzioni rimanendo primi attori.
Dare semplicemente dei soldi a chi bussa è più semplice e gratificante:
si ha l'impressione di aver fatto il necessario, ma spesso invece, senza saperlo
e senza volerlo, si è solo contribuito a mantenere le cose come stanno
senza rimettere in discussione nulla, senza aiutare chi si è incontrato
a uscire dal tunnel. Caritas Ticino non offre miracoli ma alcuni strumenti per
affrontare le forme di povertà relativa che anche alle nostre latitudini
esistono e chiedono più che mai solidarietà e condivisione. Caro
parroco siamo a tua disposizione, telefonaci.